Servizi Educativi Territoriali

I servizi educativi territoriali racchiudono tutte quelle prestazioni socio-educative offerte a livello locale, principalmente ai minori e alle famiglie, per supportare la crescita e il benessere, intervenendo in situazioni di fragilità o bisogno. Questi servizi mirano a rafforzare le capacità genitoriali, favorire lo sviluppo dei minori e integrare le risorse del territorio. Essi costituiscono un punto di riferimento per la comunità, contribuendo alla costruzione di una rete di supporto e di risorse educative.

SAET Servizio di Assistenza Educativa Territoriale

Si tratta di un servizio di Assistenza Educativa Territoriale gestito per conto del CIS (Consorzio Intercomunale dei Servizi) di Ciriè in Rti con la Cooperativa Animazione Valdocco, rivolto a minori con disagio psico-sociale o con provvedimento dell’autorità giudiziaria. Vi sono impiegati 3 educatori professionali part time che operano principalmente nei distretti sociali di Lanzo T.se e Vauda C.se, con il compito di attivare progetti individualizzati delineati e concertati con i servizi socio sanitari e le famiglie.

Educativa specialistica

Si tratta di progetti educativi riabilitativi specifici ad alta intensità, attivati su richiesta dell’Asl To4 e del Cis di Ciriè, rivolti a minori con disturbi psichici e comportamentali, della condotta, problemi familiari, psichici/fisici/intellettivi. Si svolgono sul territorio, in stretta collaborazione con la rete dei servizi, con la famiglia e con la scuola.

IEPD Interventi Educativi Preventivi Domiciliari

Dal 2016 la nostra Cooperativa offre il servizio di educativa domiciliare in accreditamento con il Comune di Torino. Gli interventi degli operatori presso le famiglie dislocate sul territorio cittadino hanno la funzione di supportare i minori e i loro nuclei familiari in un’ottica di prevenzione rispetto alla possibilità di un allontanamento dovuto all’incapacità genitoriale o al persistere di condizioni di sofferenza e inadattabilità del soggetto nel contesto in cui vive.

Gli interventi che svolgiamo rientrano nella denominazione degli interventi educativi preventivi domiciliari (IEPD), e si configurano in progetti preventivi per minori (PPM), nei quali ci si prefigge obiettivi temporali specifici in modo da favorire le capacità residue della famiglia, con strategie di supporto inerenti alle problematiche specifiche del soggetto. I progetti possono assumere la natura di interventi ad Alta Intensità, avviati con il contributo dell’Asl di distretto o in seguito a dimissioni dal reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale Regina Margherita. Laddove sia necessario possono tramutarsi anche in sostegno familiare all’affido (SFA), qualora i minori siano affidati a famiglie affidatarie che palesino difficoltà nel seguirne il percorso evolutivo.

L’azione educativa agisce in supporto al minore per creare una relazione d’aiuto efficace che consenta ai bambini e ragazzi in carico il raggiungimento di autonomie, il ristabilirsi delle adeguate capacità relazionali e sociali, la tenuta in ambito formativo e la rielaborazione delle proprie emozioni e dei propri vissuti. Essa si completa con un’opera finalizzata a fornire le migliori strategie relazionali ai genitori, potenziando le capacità residue e cercando di apportare modifiche e spinte al cambiamento positivo del sistema familiare, con l’auspicio di trasformarne le dinamiche in una prospettiva di benessere.

Genitorialità positiva

Si tratta di interventi educativi territoriali/domiciliari basati sulle Linee di indirizzo nazionali “L’intervento con bambini e famiglie in situazioni di vulnerabilità – Promozione della genitorialità positiva”, che mirano a sostenere bambini e famiglie in condizioni di vulnerabilità attraverso il sostegno alla genitorialità e il rafforzamento delle reti sociali e comunitarie.

L’approccio si ispira ai principi del Metodo P.I.P.P.I. (Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), che propone interventi integrati e personalizzati per sostenere le famiglie in difficoltà, rafforzare le competenze genitoriali e prevenire l’allontanamento dei minori dal contesto familiare. Il metodo promuove la partecipazione attiva delle famiglie, la valutazione condivisa del bisogno e un lavoro di rete tra servizi e comunità. Centrale è l’idea di comunità educante, in cui ogni attore – pubblico, privato e del terzo settore – contribuisce alla tutela dei diritti dell’infanzia e alla costruzione di contesti relazionali positivi e sicuri. L’intervento assume così una funzione preventiva, integrata e trasformativa, capace di potenziare le risorse familiari e territoriali in un’ottica di corresponsabilità e cura condivisa.

L’intervento si sviluppa in stretta collaborazione con i servizi sociali, educativi e sanitari, valorizzando la prossimità come risorsa. Le azioni si articolano in percorsi di accompagnamento educativo, supporto alla genitorialità, laboratori per bambini e genitori, gruppi di confronto e iniziative comunitarie, con l’obiettivo di attivare le risorse locali e promuovere l’inclusione.

Il servizio è gestito in Rti con Cooperativa ET e Cooperativa Animazione Valdocco e i dipendenti di Crisalide che vi operano sono 5.