Una casa per l’autonomia

Il progetto “Una casa per l’autonomia” ha l’obiettivo di affiancare i care leaver (ovvero coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria) nella costruzione del loro futuro, attraverso l’offerta di un alloggio in cui sperimentare una convivenza tipica di quei giovani che gestiscono in proprio una casa, la creazione di opportunità relazionali, formative, lavorative e abitative, la guida per un percorso di crescita individualizzato e co-progettato, con la garanzia di mantenere legami e riferimenti stabili. All’interno del progetto i giovani avranno l’opportunità di elaborare la propria storia e di sviluppare autostima e fare esperienze di autoefficacia.

L’appartamento si trova a Venaria Reale e accoglie giovani nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 21 anni, dimessi dalla Comunità Educativa Residenziale “Incontro”, di competenza della cooperativa, o da altre strutture, dotati di “Prosieguo amministrativo” emesso dal Tribunale competente.

Tale progetto è possibile grazie all’assegnazione, a titolo gratuito, ai sensi dell’art. 48, comma 3, lett. C, del D. Lgs. n. 159/2011 (Codice Antimafia), da parte del Comune di Venaria Reale, di un bene immobile confiscato alla criminalità organizzata.

Per dare valore al riutilizzo sociale dei beni confiscati e accrescere la consapevolezza dei beneficiari del progetto in merito a tale tema, l’appartamento è stato dedicato a Raffaella Lupoli, giovane vittima innocente di mafia.